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La malattia invettiva

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Per scoprire le cause del mio vivere ogni evento come in dissenteria,

hanno versato inchiostro, enorme svista, nella cannula della gastroscopia

i medici anatomopatologi, e mi hanno diagnosticato la malattia invettiva,

associata a reflussi letterari, dilagati dall’esofago, a ossidarmi la gengiva.

 

Quando, cane cinico al collare, fiuto odor di malcostume o lezzo d’egopatia

non riesco a tollerare l’altro-nel-mondo, vittima d’abuso di xenofobia

dimentico ogni forma di fair-play, calo nella nebbia del Berserker,

incazzato nero come uno Zulu costretto a sopportare un afrikaner,

dico rom al sinti, sinti allo zingaro, zingaro al rumeno, rumeno al rom

non riuscirei nemmeno a trattenermi dall’urlare a Hitler aleikhem Shalom.

 

Se non vi digerisco sento dentro «uh, uh, uh» come Leonida alle Termopili,

identificando i vermi, che mi stanno intorno, coll’acuirsi del valore dei miei eosinofili

emetto, in eccesso, acido cloridrico e smetto di disinibire la pompa protonica

con la disperazione di un Mazinga mandato in bianco dalla donna bionica,

sputando, con l’accortezza del Naja nigricollis, ettolitri di cianuro

in faccia a chi, dandomi noia, sia condannato a sbatter la testa al muro.

 

Per comprendere l’ethos del mio vivere in assenza d’atarassia

barbaro che incontra un cittadino nella chora dell’anti-«poesia»,

sarete tutti, nessuno escluso, costretti a inoltrarvi in comitiva

nei meandri labirintitici della mia malattia invettiva.

 

     [inedito, 2018]

 Ivan Pozzoni - 23/06/2018 01:33:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

Questo frammento chorastico ha ricevuto Segnalazione al Premio Lorenzo Montano (https://www.anteremedizioni.it/una_poesia_inedita_esiti_parziali).

L’essere menzionato (come nel 2017) o segnalato nei concorsi internazionali è sintomo di irreversibile ammuffimento della mia avena poetica.

 Ivan Pozzoni - 01/06/2018 15:59:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

In realtà desideravo solo comunicare al mondo che ignoranti e menefreghisti peggiorano moltissimo la mia ernia iatale/gastrite.

Penso che sia un tema classico della poesia contemporanea :-p

 Klara Rubino - 01/06/2018 14:39:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

"nei meandri labirintitici della mia malattia invettiva" opportunamente
ci sta un ermetico!
In effetti il lato divertente è il primo e più diretto strato.
Mi ha colpito il collegamento che condivido tra egopatia e xenofobia, spesso unite ad un grossolana ignorante generalizzazione tendente al disprezzo.
Mazinga inoltre sostituisce la classica figura mitologica normalmente inserita nelle poesie canoniche, a specchio dei nostri tempi, dove ci si "accultura" più di fronte ad uno schermo che ad un libro!
Molto intensa la chiusa, un concentrato di significati filosofici concatenati che fanno da sfondo al testo ed alla tua poetica.

 Ivan Pozzoni - 01/06/2018 13:17:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

«emetto, in eccesso, acido cloridrico e smetto di disinibire la pompa protonica// con la disperazione di un Mazinga mandato in bianco dalla donna bionica».

Non credo che in Italia, attualmente, tu abbia l’opportunità di leggere versi così. Magari su Atelier, tra un ottonario e un trimetro giambico.

La malattia invettiva è un male inculabile e io so er metico (er metico de li mortacci).

Abbbrrraccci

 Klara Rubino - 01/06/2018 13:10:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Una risposta una conferma!

 Ivan Pozzoni - 01/06/2018 12:43:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

La malattia invettiva è un male inculabile (anonimo cinese del XXI^ secolo).

 Klara Rubino - 01/06/2018 12:02:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Ivan!!
Molto acuta e divertente...non sapevo che Mazinga ci avesse provato con la donna bionica!
E mi dispiace per le tue gengive ossidate dai reflussi letterari!
Che brutta la malattia invettiva! ( fosse solo quello!)
...prova qualche dentifricio consigliato dalle specialiste!

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